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BANDO SMART WORKING REGIONE LOMBARDIA

CIRCOLARE N.14-2020/Consulenza aziendale

OGGETTO: BANDO SMART WORKING REGIONE LOMBARDIA 

La Regione Lombardia ha emanato nei giorni scorsi un provvedimento finalizzato alla promozione nelle imprese lombarde del c.d. “smart working”, un modello organizzativo che consente una maggiore flessibilità per quanto riguarda il luogo e i tempi di lavoro. La misura agevolativa prevede contributi a fondo perduto per imprese e professionisti.

 

1. TIPOLOGIA DI SPESE AMMISSIBILI

L’ iniziativa ha l’obiettivo di incentivare i soggetti economici a dotarsi di strumenti di lavoro agile (c.d. smart working, ossia lavoro svolto a distanza senza necessità di recarsi in ufficio o in fabbrica) nella prospettiva che tale strumento consenta di incrementare la produttività e aumentare il benessere dei lavoratori.

L’agevolazione riguarda i costi sostenuti per:

– AZIONE A: servizi di consulenza e formazione finalizzati all’adozione di un piano di smart working con relativo accordo o regolamento aziendale approvato e pubblicizzato nella bacheca e nella intranet aziendale.

In sostanza si tratta di:

1) Attività preliminari all’adozione del piano di smart working:

a. Analisi organizzativa e dei processi interni aziendali;

b. Individuazione delle tecnologie digitali più idonee per lo smart working (es. strutturazione di processi di dematerializzazione, realizzazione di strumenti di social collaboration, utilizzo di devices, ecc.);

c. Consulenza giuslavoristica per garantire il rispetto delle normative vigenti;

d. Eventuale supporto alla ridefinizione dell’organizzazione di lay-out fisici (eventuale spesa facoltativa);

e. Supporto per la stesura del piano di smart working e la redazione dell’accordo aziendale, corredato della modulistica necessaria.

2) Attività di formazione rivolta al management/middle management e agli smart worker:

a. Formazione obbligatoria per accompagnare il management e i lavoratori al cambiamento organizzativo, rivolta ad un massimo di 10 partecipanti. Ai fini del riconoscimento della spesa, la percentuale media di partecipazione dovrà essere superiore al 75% delle ore di formazione previste. La durata massima è determinata in base al numero di dipendenti, mentre la durata minima è di 16 ore.

3) Avvio e monitoraggio di un progetto pilota:

a. sperimentazione del piano di smart working della durata minima di 5 mesi, anche con un numero ridotto di dipendenti coinvolti.

 

– AZIONE B: acquisto di “strumenti tecnologici” per l’attuazione del piano di smart working; le spese riguardano l’acquisto di nuova strumentazione tecnologica funzionale all’attuazione del piano:

a. hardware: notebook, smartphone e accessori;

b. software funzionali allo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità smart working.

 

N.B.: Le attività dell’Azione A devono essere obbligatoriamente erogate da un solo soggetto iscritto sia all’Albo Regionale degli Accreditati per i Servizi di Istruzione e Formazione Professionale sia all’Albo Regionale degli Accreditati per i Servizi di Lavoro.

Le attività dell’Azione B possono essere invece intraprese con fornitori scelti discrezionalmente fermo restando che, per fruire del contributo, dovranno essere svolte in connessione con le Azioni A. In altri termini NON è possibile richiedere l’agevolazione nel caso in cui si siano messe in essere le sole Azioni B.

Inoltre tutte le spese relative alle Azioni A e B dovranno essere:

  • Sostenute successivamente alla data di accettazione del contributo
  • Relative a sedi operative situate in Lombardia.

 

2. SOGGETTI INTERESSATI

Possono fruire dell’agevolazione i soggetti che esercitano attività economica e che intendono adottare e attuare un piano aziendale di smart working aventi le seguenti caratteristiche:

– Imprese, iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di competenza

– Soggetti in possesso di partita IVA (quindi anche lavoratori autonomi).

 

Ulteriori requisiti in comune per tutte le tipologie di beneficiari:

……