CIRCOLARE N.3-2020/Consulenza del lavoro
OGGETTO: GUIDA ALL’USO DEI BUONI PASTO
La legge di bilancio recentemente approvata aumenta la deducibilità dei buoni pasto elettronici e la diminuisce invece per quelli cartacei:
– da 5,29 a 4 euro giornalieri per i buoni cartacei;
– da 7 a 8 euro al giorno per gli elettronici.
1. DEFINIZIONE DI BUONO PASTO
Il buono pasto rappresenta una sorta di voucher – cartaceo o elettronico – che attribuisce a chi ne è il titolare il godimento di una prestazione ben precisa: il servizio sostitutivo di mensa.
Il datore di lavoro può decidere di erogare il buono pasto ai propri dipendenti per supportare il costo della consumazione per il pranzo o la spesa di beni alimentari presso gli esercizi convenzionati che accettano questa forma di pagamento.
2. TRATTAMENTO FISCALE
Questo tipo di benefit, se erogato alla totalità o a categorie omogenee di lavoratori nella misura di uno per ogni giorno effettivamente lavorato (escludendo i giorni in cui sono stati riconosciute indennità sostitutive per cui si è già goduto di benefici fiscali), ne permette la detassazione secondo le soglie di esenzione sotto riportate:
Tipologia |
Limite esenzione 2019 |
Nuovo limite esenzione 2020 |
Buono pasto/ticket cartaceo |
€ 5,29 |
€ 4,00 |
Buono pasto/ticket elettronico |
€ 7,00 |
€ 8,00 |
|
Il limite di esenzione va verificato facendo riferimento unicamente al valore nominale dei buoni erogati.
I buoni pasto possono essere erogati ai lavoratori dipendenti a tempo pieno o parziale (anche se l’orario di lavoro non prevede una pausa per il pasto) ed ai collaboratori.
NB. L’acquisto è completamente deducibile dal reddito di impresa.
A seguito dell’entrata in vigore della nuova disciplina prevista dalla Legge di Bilancio, l’eccedenza tra valore facciale e il nuovo limite di 4 euro è divenuta completamente imponibile ed i datori di lavoro dovranno applicare le ritenute fiscali e previdenziali sui buoni pasto cartacei erogati, con valore nominale superiore a 4 euro.
3. VOUCHER CARTACEO ED ELETTRONICO
Sul mercato esistono diverse società (debitamente autorizzate) che emettono buoni pasto in forma cartacea ed elettronica, con caratteristiche differenti e circuiti propri. In presenza di un certo numero di dipendenti, l’azienda potrà evidentemente ottenere condizioni di vantaggio (per es.: sconto sul valore facciale del buono).
Nella scelta della società emittente e del tipo di buono è importante tenere in considerazione la diffusione degli esercizi convenzionati sul territorio interessato dall’azienda.
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