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19-32 IL RESO MERCE E IL DOCUMENTO COMMERCIALE

CIRCOLARE N.32/Consulenza aziendale

OGGETTO: IL RESO MERCE E IL DOCUMENTO COMMERCIALE

Con uno specifico intervento l’Agenzia delle Entrate ha evidenziato che le indicazioni fornite in passato per la gestione del “reso merce” nell’ambito del commercio al dettaglio trovano applicazione anche dopo l’introduzione dell’utilizzo dei registratori telematici.

Normativamente l’evento “reso merce” con conseguente recupero della relativa IVA è espressamente previsto soltanto per le cessioni documentate con l’emissione di una fattura. Solo in tale ipotesi, infatti, l’art. 26, DPR n. 633/72 consente l’emissione di una “nota di credito” a rettifica della fattura originariamente emessa.

Già da tempo, l’Agenzia, attraverso specifici interventi, ha comunque ammesso il recupero dell’IVA relativamente al “reso merce” anche nell’ambito del commercio al minuto dove l’operazione è certificata da scontrino / ricevuta fiscale.

LA GESTIONE DEL RESO MERCE PER I COMMERCIANTI AL MINUTO:

Nell’ambito delle vendite al dettaglio, la restituzione della merce da parte dell’acquirente, a seconda delle specifiche condizioni contrattuali, può comportare:

  •  il rimborso in denaro del prezzo pagato (formula “soddisfatti o rimborsati”);
  • la sostituzione del bene acquistato con beni dello stesso tipo o con altri beni (di valore uguale, superiore o inferiore);
  • la sostituzione del bene acquistato con un buono acquisto da utilizzare successivamente.

Ciò in base alla disciplina contenuta nel DM 23.3.83, modificato dal DM 30.3.92, secondo la quale nello scontrino possono essere evidenziati “eventuali rimborsi per sostituzioni di vendite”.

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